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    Skyline

    la città da una prospettiva diversa

     
     

    Negli ultimi anni la capitale lombarda ha cambiato volto: il nuovo skyline di Milano l’ha rinnovata, rendendola più internazionale, moderna e cosmopolita.

    In una decina di anni sono state create nuove prospettive, nuovi punti di riferimento e un profilo finalmente più frastagliato.

    Scopri di seguito le architetture che fanno di Milano una città unica al mondo. Dal Duomo agli ultimi grattacieli.

     
     
     
    skyline milano
Dal Duomo alla Torre Branca
Branca Tower

Il Duomo, cattedrale unica al mondo, la più grande d’Italia dopo san Pietro, dal 1774 e fino al 1960 ha rappresentato l’edificio più alto di Milano. 109 metri con la guglia maggiore, e la celebre Madonnina che svetta sulla città.

Nel 1923 si utilizza per la prima volta in Italia, proprio a Milano, il termine grattacielo e, in deroga al piano urbanistico dell’epoca, si costruiscono i ‘Gemelli diversi’, due splendidi edifici in stile Art Decò che si possono ammirare in Piazza Piemonte. Comincia così la prima rivoluzione architettonica, con una novità urbanistica portata a Milano dagli Stati Uniti.

Il 1933 è l’anno in cui l’architetto Gio Ponti, in occasione della V Triennale, realizza la Torre Branca. Una costruzione avveniristica, un’opera d’arte interamente di acciaio, all’interno del Parco Sempione.

Dalla Torre Velasca al Grattacielo Pirelli
Velasca Tower

Dal 1957 la Torre Velasca è entrata a far parte dello skyline della città. Un capolavoro di innovazione, diventato simbolo architettonico e primo esempio di architettura post- razionalista. Oggi è tutelata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

La Torre Breda è del 1955. Con i suoi 31 piani, è il primo grattacielo vero e proprio di Milano, il più alto d’Italia. E poi la Torre Galfa nel 1959, altro grattacielo, oggi oggetto di un’importante intervento di riqualificazione.

Si arriva finalmente al 1960 con il Grattacielo Pirelli, che era il più alto d’Europa. Chiamato da sempre Pirellone per la sua imponenza e progettato da Gio Ponti, è un gigante in cemento e acciaio che ha dominato la città fino agli anni duemila. E’ stato il primo prototipo delle torri dei nostri tempi, tanto da aver ispirato il PanAm Bulding di New York (ora MetLife Bulding). Sede del Consiglio Regionale della Lombardia e alto 127 metri, il Grattacielo Pirelli è rimasto per 50 anni in cima alla classifica dei grattacieli più alti di Milano e di tutta Italia.

Dal 2010 a oggi
bosco verticale

Palazzo Lombardia

Nel 2010 la svolta: viene costruito Palazzo Lombardiauna torre di 161 metri in calcestruzzo armato, acciaio e vetro, circondata da edifici più bassi, curvilinei, con nel mezzo una piazza ovale coperta e trasparente. La più grande d'Europa di questo genere. Nel 2012 il prestigioso Council of Tall Buildings and Urban Habitat (Ctbuh) di Chicago l’ha premiato come miglior grattacielo d'Europa per il design, la sostenibilità e l'innovazione.

 Porta Nuova

Nel 2014 lo skyline comincia a diventare spettacolare con l’Unicredit Tower. 231 metri, progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli, ha disegnato il tratto più caratteristico del nuovo skyline milanese, grazie alla sua iconica guglia a spirale. Per l’urbanistica della città diventa imprescindibile essere eco-sostenibile, con progetti innovativi, che riducano il più possibile le emissioni inquinanti. E si inaugura quello che è diventato uno dei più famosi grattacieli al mondo e nuovo simbolo di Milano, il Bosco Verticale, un’architettura unica. Due torri rivestite da una ‘foresta’ di 800 alberi. Le piante, producendo umidità e ossigeno, assorbono CO2, riducendo l’inquinamento urbano. Esempio visionario dell’architettura contemporanea, ha vinto numerosi premi, tra cui il più importante nel 2015, quando diventa il ‘grattacielo più bello e innovativo del mondo’ per il CTBUH di Chicago. Nel 2019 è entrato a far parte dei cinquanta grattacieli più iconici del mondo per innovazione e sostenibilità ambientale. Con il Duomo, è l’edificio più fotografato da milanesi e turisti. Torre Unicredit e Bosco Verticale si trovano nell’area di Porta Nuova, cuore di uno dei più importanti progetti di riqualificazione architettonica urbana europea, in chiave ecosostenibile. Al centro del quartiere: Piazza Gae Aulenti e la Biblioteca degli Alberi.

City Life District

Con CityLife  District, Milano continua a svilupparsi in verticale, diventando così una delle città più all'avanguardia d'Europa e creando una nuova urbanistica di grande impatto visivo. Lo spazio dell’ex Fiera Campionaria viene trasformato in qualcosa di architettonicamente spettacolare: un grande parco con una triade di grattacieli al centro. Le tre torri, destinate a uffici di grandi società, hanno ognuna una caratteristica particolare che le identifica. La Torre Isozaki porta la firma di Arata Isozaki, svetta a 209 metri d’altezza per 50 piani. La Torre Hadid, progettata da Zaha Hadid, misura 177 metri per 44 piani, con una linea sinuosa che si attenua gradualmente con l'aumentare dell'altezza. La terza, la Torre Libeskind di 175 metri, disegnata dall'architetto americano Daniel Libeskind, ha una forma assai originale, inclinata in avanti, con alla sommità una cupola che si ispira a quelle del Rinascimento italiano. Attorno ad esse lo Shopping District più grande d’Italia, con negozi e ristoranti. City Life è un’area all’avanguardia, caratterizzata da elevati standard di sostenibilità.

Lavori in corso
nido verticale

Un cenno ai nuovi grattacieli che a breve daranno allo skyline di Milano un aspetto ancora più importante.

The Gate sarà il quarto building di Citylife e una nuova porta di accesso del quartiere: due edifici iconici, collegati da un portico ad arco coperto da pannelli fotovoltaici, che farà da cornice alle torri esistenti.

I nuovi grattacieli di Porta Nuova, quasi pronti per l’inaugurazione, sono: Gioia22, chiamato la ‘Scheggia di vetro’ per la sua forma particolare, che si sviluppa allargandosi verso l’alto. Si tratta di una torre alta 120 metri, la cui caratteristica principale è quella di essere rivestita di grandi pannelli fotovoltaici che produrranno energia: sarà il primo grattacielo a zero emissioni.

Il Nido Verticale, o Torre Unipol, disegnato da Pelli Clarke Pelli Architect, sarà un altro grattacielo innovativo, dove avranno largo spazio materiali come legno, metallo e vetro. La sostenibilità è assicurata dall’efficienza energetica: lo scheletro dell’edificio è formato da un doppio strato, con una cavità nel mezzo che isola dal freddo e dal calore estivo. Grazie ai pannelli solari installati in punti strategici e ai sistemi di raccolta dell’acqua piovana, integrati in bellissimi elementi di design, il consumo di risorse dell’edificio è ridotto al minimo.

Infine la Torre Faro A2A: il primo grattacielo nella zona meridionale di Milano, alto 145 metri per 28 piani. Sarà la nuova sede milanese di A2A, la più grande multi-utility italiana. Anche in questo caso la caratteristica saliente del progetto è l’eco- sostenibilità, attraverso l’uso di innovativi sistemi di efficienza energetica e giardini pensili collocati a circa 60 metri d’altezza.

 
 
 

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